Crossword clues for prese
prese
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Usage examples of "prese".
Since Diego Ramirez is there, given the recent history of prese of the drug cartels, or maybe a Panama, makes me lean in favor combination of governments and the cartels.
Then haylsed he ful hendly tho hathele3 vchone, And mony proud mon ther presed that prynce to honour.
Risoluto nella sua sfida, prese il tronco a cazzotti, come se si stesse allenando, con il proposito non già di rafforzare la macchina, bensì di punirla.
Una pesante cappa di nebbia aleggiava sul terreno, impedendo a Brom ed Eragon di vedere in lontananza, finché da ovest non prese a soffiare una brezza sostenuta che dissipò il velo grigio.
Ad accrescere le nostre angosce, a metà notte uno degli uomini che era sceso sotto coperta per un giro d'ispezione prese ad urlare che si era aperta una falla, e un altro aggiunse che nella stiva c'erano quattro piedi d'acqua.
Poi divise in due la pagnotta, ne diede metà a Eragon, prese la sua scodella e si ritirò in un angolo.
Una delle belve si lanciò sul cavallo e l'altra aggredì l'uomo con impeto così feroce, che la vittima non ebbe il tempo di estrarre la pistola, e prese a urlare invocando a gran voce il nostro nome.
Prese un taxi guidato da un tassista particolarmente entusiasta che lo portò a casa seguendo un itinerario insolito che prevedeva strade della cui esistenza Richard non si era mai accorto.
Tesla accettò un disegno dal piccolo malato da portare a Grillo insieme con i migliori auguri da parte di madre e figlio, quindi prese la via del ritorno inventando nuove storie lungo il cammino.
Galoppando avanti e indietro sul prato, saltando, azzannando l'aria, mancando ripetutamente la sua colorata preda, entrò quasi in collisione con il tronco di una grossa palma, poi evitò per poco di farsi stendere da un incontro a capofitto con la vasca in cemento per gli uccelli e infine piombò goffamente in un'aiuola di fiori, dalla quale la farfalla prese tranquillamente la fuga.
Lasciando cadere il guinzaglio, prese la testa di Einstein tra le mani e lo costrinse ad alzare il muso, a fissarlo negli occhi.
Accanto al vaso c'erano due cose che di certo erano state prese dall'interno di una casa, forse la stessa dove l'Outsider aveva rubato i dolci: una porcellana raffigurante una coppia di uccelli posata su un ramo, dalla lavorazione dettagliatissima, e un fermacarte di vetro.
Le altre scorte comprendevano una grossa sacca piena di riso, l'ombrello da fissare sopra la mia testa per avere un poco d'ombra, un'altra grande brocca d'acqua dolce e un paio di dozzine di pagnottelle, o stiacciate d'orzo, più di quanto ne avessi prese con me la volta precedente, oltre a una fiasca di latte di capra e ad una forma di formaggio.
Prese il sacchetto tra i denti e scosse fuori venti o trenta biscotti sul linoleum.
Ma lui venne dietro di me e mi baciò e poi anch'io lo baciai e l'attrazione tra noi prese il sopravvento e, naturalmente, l'amore, quell'amore così vero, forte, che forse non aveva più bisogno nemmeno dell'attrazione fisica.